Un approccio semplice

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Fare lo scienziato è un mestiere. È invece un mistero per me perché in italiano la parola si usi solo per indicare un ‘grande Scienziato’. Per il lavoro più mondano dello scienziato, si preferisce la più ambigua ‘ricercatore’. Tra l’altro, il ricercatore è una categoria più ampia dello scienziato, per esempio comprende anche gli umanisti.

In inglese, scientist è una parola comune, e si trova su molti i biglietti da visita di chi ha un impiego in ricerca e sviluppo in imprese, enti di ricerca e università. Il nostro ‘ricercatore’ è invece come al solito derivato dal ‘chercheur’ francese.

Ma più importante è l’approccio da scienziato. Che consiste nel non accettare nessun principio di autorità nel considerare un tema o nel formarsi un parere. Non conta il curriculum, non conta il titolo di studio, non conta l’autorevolezza di chi parla. Ogni affermazione si misura solo con la consistenza degli argomenti e con verifiche di falsificabilità.

È una versione quotidiana e in tono minore del metodo scientifico. Una sana deformazione professionale. Si trova in tanti che scienziati non sono, anche con basso livello di istruzione. A volte manca in scienziati di professione, a volte si trova in qualche ragazzo irriverente.

Mai dire ‘l’ha detto X’, ‘tu che ne sai, mica sei un Y’, ‘Io ho studiato a’, ‘lo sanno tutti’. Nota frequente per gli studenti: non credete a quello che dico, verificate tutto.

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