Valorizzare tutte le aree disciplinari in un unico piano di sviluppo pluriennale

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La forza dell’Università di Pisa è nella ricchezza delle proprie aree disciplinari, che vanno promosse con un governo che riconosca e valorizzi la specificità di ognuna.

Ciascuna area disciplinare si differenzia per metodi e modelli nella formazione, nella ricerca e nel rapporto con la società. È importante coltivare questa diversità con misure di governo e criteri di valutazione che siano adattati alle peculiarità di ciascuna area, evitando l’appiattimento su parametri unici. Nel rapporto con la società (la terza missione), per fare alcuni esempi, sarà importante per l’area giuridico-politico-economica il rapporto con le Istituzioni nazionali e locali, per l’area dell’ingegneria il rapporto con le imprese industriali, per l’area di medicina il rapporto con il sistema sanitario nazionale.

Valorizzare la diversità delle aree disciplinari con misure di governo e criteri di valutazione che siano adattati alle peculiarità di ciascuna area, evitando l’appiattimento su parametri unici.

All’inizio del mandato faremo partire un processo che porti a un piano di sviluppo pluriennale, basato sul principio di responsabilità e sussidiarietà delle decisioni, e su processi decisionali condivisi e trasparenti.

Ogni dipartimento, considerando linee guida e ipotesi di risorse disponibili fornite dal governo dell’ateneo, sulla base di un’ampia discussione interna, dovrà definire un piano di sviluppo su un periodo di sei anni che indichi gli obiettivi di crescita del dipartimento in termini di ricerca, formazione, terza missione, personale, attrezzature e infrastrutture. Per esempio, su quali linee di ricerca investire di più? Di che attrezzature e di che edifici avremo bisogno? Come dovrà essere il profilo del nostro personale docente, tecnico e amministrativo? Come definiremo la nostra attività di terza missione? Oltre a definire il traguardo, ogni dipartimento dovrà anche definire le tappe annuali di avvicinamento, le risorse necessarie, le priorità, e i parametri di valutazione dei risultati.

Il governo dell’ateneo, nel confronto con i dipartimenti, renderà coerenti e compatibili i singoli piani, unendoli al piano di riorganizzazione dell’amministrazione. In tal modo giungerà a definire un piano di sviluppo per l’Università di Pisa, un documento condiviso che il governo si impegnerà a eseguire coinvolgendo gli organi, utilizzando le risorse che si renderanno man mano disponibili e sulla base di criteri di valutazione e obiettivi condivisi.

Un piano di sviluppo pluriennale per l’Università di Pisa, a partire dai piani di sviluppo dei singoli dipartimenti.

Con questo approccio il rapporto tra governo e dipartimenti sarà basato sulla responsabilità: con linee guida chiare e obiettivi concordati, il CdA assegnerà ai dipartimenti le risorse, e i dipartimenti sceglieranno come impiegarle nel rispetto del piano. Il governo e il CdA saranno in grado di verificare il raggiungimento degli obiettivi, e quindi potranno dare maggiore fiducia ai dipartimenti più virtuosi.

 

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