Verso il secondo turno

Questo il testo di una lettera che ho mandato a tutti i colleghi dell’Università stamani (ormai questo blog sta diventando un diario pubblico):

Care e cari

Scrivo per ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno votato per me nel primo turno, apprezzando in modo concreto la mia proposta per l’Università. Sono voti belli e importanti per me e per un Ateneo diverso e preparato per affrontare le sfide del presente e del futuro.

Ringrazio in modo particolare coloro che hanno sostenuto in modo pubblico la mia candidatura, testimoniando vicinanza ideale e personale. Sono partito da solo e siamo arrivati in tanti, con eccezionali compagni di strada.

I risultati del primo turno (Zucchi: 683; Marroni: 497; Iannaccone: 439) sono però chiari e mi assumo tutta la responsabilità di non essere stato capace di raccogliere un numero maggiore di consensi.

Da un’analisi del voto, emerge comunque chiaro un forte segnale di cambiamento, anche per il voto in direzione di Riccardo Zucchi, il cui programma finale contiene alcune analisi e proposte presenti anche nella mia piattaforma, seppur con misure e accenti differenti.

Ho quindi incontrato il Prof. Zucchi dopo il voto e siamo giunti insieme alla conclusione che le nostre proposte di governo possono convergere e integrarsi, nello spirito di un rilancio dell’Ateneo.

In vista del secondo turno abbiamo quindi raggiunto il seguente accordo, descritto in un comunicato stampa diffuso stamani (pdf qui): ritirerò la mia candidatura per le elezioni del rettore e sosterrò Riccardo Zucchi, assumendo nel caso di una sua vittoria il ruolo di prorettore vicario. Definiremo inoltre congiuntamente squadra e indirizzo di governo.

Credo che sia il modo migliore per riuscire a trasformare in realtà una parte della visione e delle iniziative che ho proposto e discusso con molti di voi e a modificare in una direzione positiva la rotta del nostro ateneo. Per questo motivo vi invito a votare per Riccardo Zucchi al secondo turno.

Un caro saluto e una buona domenica a tutti

Giuseppe Iannaccone

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